Abstract

Tutto Quello Che Vuoi was undoubtedly one of the best films I saw in the course of “Italian Language Through Films” that I took with Professor Viglione in the Fall of 2020. After a brief introduction to the plot of this Italian film, the essay serves to analyze how the main young character of Alessandro changes with help from a wise poet named Giorgio.

Due personaggi ai poli opposti

Tra i film visti nel corso di “Italian Language Through Films,” Tutto Quello Che Vuoi, del regista Francesco Bruni, è sicuramente il mio preferito. Uscito nel maggio del 2017, la pellicola ha vinto numerosi premi ed è stato nominato a varie candidature in molti festival del cinema. Si tratta di una commedia, ma è anche un film molto drammatico. Gli attori principali sono Alessandro (Andrea Carpenzano) e Giorgio (Giuliano Montaldo). Tra i personaggi secondari ci sono gli amici di Alessandro interpretati da Emanuele Propizio, Antonio Gerardi, e Arturo Bruni.

Alessandro è un personaggio dinamico, che attraversa profondi cambiamenti che riguardano sia la sua personalità che il suo stile di vita. Giorgio, un anziano poeta che soffre di Alzheimer, è la ragione di questi cambiamenti. In questo saggio analizzerò come cambia la figura di Alessandro e come Giorgio lo aiuti in diventare una persona migliore.

Il film si svolge a Roma, ma ci sono anche scene ambientate a Pisa e in altre località dell’Italia centrale e del nord. Vediamo ambienti diversi come la città, la campagna, le montagne e un lago. La maggior parte del film si svolge all’esterno perché, come apprendiamo all’inizio, Laura, la donna che assume Alessandro per aiutare Giorgio, vuole che lui esca di casa il più spesso possibile. Ma anche gli interni della casa di Giorgio sono importanti perché lì, dentro una delle stanze, si trovano le poesie di Giorgio che ci raccontano della sua vita e del suo passato, della guerra e del suo amore.

Il film inizia con Alessandro e i suoi amici che bevono birre in un bar. Da come si comportano i giovani amici in questa scena di apertura, è chiaro che spesso si mettono nei guai perché Alessandro viene arrestato dopo una lite con un ragazzo che come loro spaccia le droghe nel quartiere. Osservando la reazione di suo padre quando lo va a prendere dal carcere e ascoltando il loro litigio, è anche chiaro che questa non è la prima volta che Alessandro va in prigione.

Alessandro non ha un lavoro, non va a scuola e non ha una laurea, il che crea molti problemi a suo padre che deve continuare a mantenerlo. Quando il padre dice al figlio che deve accettare il lavoro che ha trovato per lui presso Giorgio, Alessandro non è molto contento, non ha voglia di lavorare con un anziano, ma il padre gli fa capire che non ha alternative. Il lavoro è abbastanza semplice: Alessandro deve passeggiare con Giorgio e fargli compagnia. Nella casa di Giorgio, Alessandro scopre le poesie che Giorgio ha scritto sulle pareti di una stanza, una poesia in particolare parla di una donna che abitava in Via San Frediano e che lui, innamorato, osservava dalla strada. Alessandro pensa che siano poesie per sua moglie, ma alla fine del film scopriamo che erano state scritte per una ragazza di Pisa di cui Giorgio si era innamorato da giovane. Un’altra poesia parla di amici che aveva conosciuto in guerra e un’altra di un tesoro nascosto.

Anche gli amici di Alessandro incontrano Giorgio e passano del tempo a casa sua, e quando scoprono che Giorgio ha nascosto un tesoro dentro ad un lago vogliono cercarlo. Insieme a Giorgio, quindi, Alessandro e gli amici vanno sul lago del paesino di Ospitale, dove, dopo varie peripezie, trovano un baule con dentro una cosa molto preziosa per Giorgio, ma totalmente insignificante per i ragazzi: un paio di vecchie scarpe militari. Alessandro litiga con gli amici, arrabbiati e delusi per la scoperta di stivali che per loro non valgono niente, e insieme a Giorgio arriva prima a Pisa in treno e poi ritorna a Roma. Una volta a casa, Giorgio va a dormire e muore. Durante il funerale il prete legge una bellissima poesia di Giorgio che dice che lui deve andare e che la bella notte dell’estate lo chiama. Il film, poi, finisce come inizia: allo stesso bar, ma questa volta Alessandro non è più la stessa persona che era all’inizio del film, e nemmeno i suoi amici sono più gli stessi scansafatiche.

All’inizio, Alessandro è un ragazzo ignorante, violento e volgare. Lui è una persona piuttosto negativa e fa cose che non dovrebbe fare come rubare a un senzatetto, picchiare le persone ed essere estremamente irrispettoso verso suo padre. La scena in cui ruba al senzatetto è breve, ma dice davvero molto sul personaggio e sulla sua persona. Solo una persona veramente cattiva proverebbe a rubare a un senzatetto. In questa scena, le inquadrature sono a campo medio e il regista offre anche dei campo-controcampo, facendo dialogare visivamente i due personaggi. Il luogo della scena sembra tranquillo e con il suo gesto Alessandro interrompe la tranquillità della passeggiata e del parco. Direi che questa scena sia molto importante per la trama perché ci mostra la cattiveria di Alessandro e come lui abbia toccato un momento molto basso della sua vita. Da questo punto in poi, il protagonista può solo diventare una persona migliore.

Giorgio è esattamente il contrario di Alessandro. A parte essere anziano, lui è un uomo elegante, gentile, dimenticato e, senza dubbio, un uomo molto positivo. Per tutto il film lui mostra di essere tale e per questa ragione non cambia molto dall’inizio alla fine. Lui è la stessa brava persona che vediamo all’inizio e anche poco prima della morte è gentile e affettuoso con Alessandro. Fa capire al ragazzo che cosa è davvero importante nella vita.

Nello sviluppo della storia, diventa molto importante il viaggio che Alessandro e Giorgio fanno per ritrovare il tesoro. Alessandro vuole andare da solo, ma gli amici li sorprendono e partono anche loro per il viaggio. Giorgio, mostrando la sua gentilezza, è contento e vuole che tutti loro si uniscano. La partenza, fuori dalla casa del poeta, è significativa e rappresenta l’inizio di un nuovo viaggio per la vita dei personaggi: per le loro vite e le loro rispettive personalità. Anche la musica allegra che si sente contribuisce a dare un messaggio di speranza per quello che deve ancora venire. E il viaggio sarà positivo: Giorgio ritroverà il suo tesoro e Alessandro imparerà il vero valore degli stivali ritrovati del poeta; Giorgio ritornerà in Via San Frediano 23, dove abitava la donna che amava da giovane, e Alessandro riuscirà a interpretare la poesia di Giorgio per ritrovarlo; Giorgio morirà, ma non senza avere insegnato al giovane Alessandro il significato dell’amicizia e dell’amore.

Nel corso del film, Alessandro cambia da persona negativa a persona positiva grazie all’aiuto di Giorgio che nel suo ruolo aiuta il ragazzo a essere una persona migliore. Per me, la trama del film è la parte più interessante. Credo perché sia completamente inaspettato il modo in cui due poli opposti iniziano a gravitare l’uno accanto all’altro e poi uno si trasformi per diventare più simile all’altro.

Bio - Anthony Sorrentino

I am a senior liberal arts major with concentrations in music and Spanish. In addition to that, I have a double minor in Italian and Asian studies.